Meglio un piatto d'erbe, dov'è l'amore, che un bue ingrassato, dov'è l'odio.
Proverbi 15:17 Marito e moglie erano a cena con un loro amico. Per tutto il tempo, il marito usò parole molto dolci verso sua moglie come: "Amore, mi passi il pane? Tesoro, mi passi l'acqua?" e così via. Qualche minuto dopo la moglie si assentò e l'amico della coppia si rivolse al marito, dicendogli sottovoce: "Sono impressionato dal modo cosi dolce con cui tratti tua moglie", e il marito rispose ancora più sottovoce: "E' che ho dimenticato da qualche mese il suo nome". Questa storiella senza dubbio ci fa sorridere, ma quanto di vero c'è in quello che diciamo? E' triste che un marito non ricordi più il nome di sua moglie, ma c'è ancora qualcosa di più profondo in questa storia: cosa ha fatto dimenticare all'uomo il nome di sua moglie? Ovviamente dimenticare il nome della propria moglie è un paradosso, la storia ci parla di una distanza dell'uomo da sua moglie. Il marito della storia si dimostrò sincero ma verso la persona sbagliata, era a Dio che avrebbe dovuto chiedere aiuto, spiegando poi alla moglie ciò che sentiva e che lo affliggeva. Chiedi a Dio di rinnovare il tuo amore per il tuo partner, e vivrete un amore nuovo e fresco ogni giorno. O SIGNORE, insegnami la tua via; io camminerò nella tua verità; unisci il mio cuore al timor del tuo nome.
Salmi 86:11 Un bambino aveva la cattiva abitudine di rubare a sua madre le caramelle che lei nascondeva in un barattolo dietro ad un mobile. Ogni giorno prendeva una o due caramelle, senza farsi vedere da lei. La donna iniziò a sospettare di suo figlio e un giorno si nascose in casa per coglierlo in flagrante. Il bambino si diresse verso il barattolo delle caramelle e quando stava per prenderlo la mamma disse: "Ti sto guardando!". Il bambino si spaventò e rimase immobile; la mamma gli chiese di sedersi e iniziò a parlargli e a dirgli ciò che stava provando vedendolo agire così. Il bambino la guardò e con sguardo furbo disse: "Scusami mamma, la prossima volta mi assicurerò che tu non veda". La sincerità di quel bambino non alleggeriva la sua colpa; aveva rubato e bastava chiedere scusa e non farlo più. Forse ci farà sorridere questa storia, ma possiamo dire di essere persone veramente integre quando nessuno ci sta guardando? Forse ti andrà bene tutta la vita perché nessuno ti ha visto, ma l'occhio di Dio è sempre aperto, Lui ti guarda e si rammarica perché se non ti ravvedi raccoglierai ciò che hai seminato. Proverbi 22:19
Ho voluto istruirti oggi, sì, proprio te, perché la tua fiducia sia posta nel SIGNORE. Giovanni arrivò in chiesa una domenica e prese posto in fondo, guardando tutti con pregiudizio e sfiducia. Da lì a poco però si integrò ad un gruppo di amici, che si interessarono a lui. Carlo lo chiamava per il suo compleanno, Ettore pregava per lui ogni giorno, Francesco gli mandava qualche messaggio per sapere come stava e così Giovanni fece una reale esperienza con Cristo perché l'amore di quella chiesa lo disarmò di ogni pregiudizio e sfiducia, e quando arrivò al battesimo disse: "Ho trovato nella chiesa ciò che in casa mi manca, e ho potuto vedere Dio riflesso in ognuno di voi". Essere chiesa ha a che vedere con piccoli dettagli che ci rendono persone fuori dall'ordinario. La chiesa è una famiglia, la chiesa è l'abbraccio, è la carezza, è la parola di speranza, è il futuro, è un rifugio per chi come Giovanni non ne aveva più. Quando facciamo qualcosa fuori dall'ordinario, le persone saranno attirate, perché di cose brutte ne è pieno il mondo, ma i gesti belli sono in via di estinzione! Facciamo la differenza, siamo la Chiesa di Cristo. Atti 4:30
stendendo la tua mano per guarire, perché si facciano segni e prodigi mediante il nome del tuo santo servitore Gesù». "Paolo, tu non camminerai mai più, dovrai usare le stampelle fino a quando non sarà pronta la tua nuova sedia a rotelle", disse il medico. Qualche mese prima Paolo era caduto per strada battendo la testa violentemente e le sue gambe erano molto compromesse, da subito non le sentiva più. "Non so cosa sia successo dopo, però quando mi sono svegliato c'erano vicino al mio letto due fratelli che stavano pregando per me", disse Paolo. "Durante la preghiera ho perdonato tutte le persone che mi avevano maltrattato per anni, questi fratelli hanno pregato per la mia salute e ho iniziato a sentire un fuoco nel mio corpo e ho iniziato a fare i miei primi passi. Quando andai dal medico camminando, il dottore mi chiese da quale santo fossi andato per ricevere questo miracolo. Io risposi: "Il Santo è venuto da me, Cristo mi ha guarito". Dio si muove quando due o tre si radunano nel Suo nome e in accordo invocano l'unico che può ogni cosa; attraverso il Sangue di Gesù Cristo, riceviamo guarigione da Dio nostro Padre. Matteo 25:22
Poi, si presentò anche quello dei due talenti e disse: "Signore, tu mi affidasti due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due". 23 Il suo padrone gli disse: "Va bene, servo buono e fedele, sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore". Un culturista fece un viaggio di piacere in Africa. Lì un capo della tribù guerriera notò i suoi muscoli e ne rimase sorpreso, allora gli chiese cosa facesse con quei muscoli. Il palestrato pensò che era meglio far vedere anziché dire, un'esibizione era la migliore cosa; così si tolse la camicia e iniziò a contrarre i suoi pettorali, bicipiti e tricipiti come se fosse in una gara per culturisti. Il capo della tribù con viso sorpreso gli chiese: "Oltre a far vedere i tuoi muscoli, per cosa li usi?". "Solo per mostrarli", rispose il culturista. Il capo della tribù alla fine esclamò: "Che spreco, che spreco!". Quante cose avrebbe potuto fare il culturista con la sua fisicità e quindi forza? E invece si limitava a qualche esibizione e a ricevere qualche complimento; ma che senso ha tutto il suo sacrificio per ottenere questi muscoli? Quali sono i talenti e i doni che Dio ti ha dato e che non usi come dovresti? Ricorda che un muscolo che non alleni si atrofizza e un talento che non usi lo perderai. Non essere un'esibizionista, ma diventa un guerriero e combatti per il tuo futuro; sforzati a non essere uno spreco! Giobbe 33:14
Dio parla una volta, e anche due, ma l'uomo non ci bada; Un texano uscì da casa sua e si diresse verso le montagne per cercare legna per l'inverno. Mentre tagliava la legna si avvicinò un nativo americano che gli disse: "Questo inverno sarà freddo". L'uomo pensò che i nativi sanno riconoscere molto bene le condizioni metereologiche e così tagliò più legna. Caricava tre alberi tagliati quando si ripresentò nuovamente il nativo americano e disse: "L'inverno sarà freddo", e allora l'uomo tagliò ancora più legna. Il nativo americano tornò per la terza volta e al vedere l'uomo con la legna disse: "L'inverno sarà freddo!". Dopo qualche giorno l'uomo fermò il nativo americano e gli chiese come facesse a sapere che l'inverno sarebbe stato così freddo, ed egli rispose: "Io non so se l'inverno sarà freddo, ma da tutta la legna che hai tagliato, suppongo di si!". Ciò che facciamo è una chiave di lettura per gli altri, ma molto spesso i nostri gesti non rispecchiano ciò che realmente vorremmo dire. Nessuno dei due uomini aveva capito cosa stesse dicendo o facendo l'altro perché non avevano comunicato. Se non comunichi con Dio non saprai mai ciò che Lui vuole dirti; ti caricherai di legna, di un peso inutile, solo perché i gesti degli altri ti hanno condizionato! Non prestare attenzione a ciò che dicono le persone intorno a te, bada solo a ciò che il Signore vuole dirti e vivrai una vita carica di benedizioni! Salmi 103:2
Benedici, anima mia, il SIGNORE e non dimenticare nessuno dei suoi benefici. Non potevo dimenticare ciò che nel mio cuore bisognava curare. Non potevo dimenticare tutta l'amarezza che il mio volto esprimeva con tristezza. Non potevo dimenticare l'orrore della distanza che portava il gelo nella mia stanza. "Non posso, non posso e non voglio" - questo continuavo ad esclamare con la convinzione di non poter dimenticare. Poi, però, ho conosciuto qualcuno che non potrò più dimenticare: una pace indescrivibile, capace di alleviare la tristezza ed il rancore nascosti nel mio cuore. Una mano potente in grado di cancellare tutto ciò che di frequente turbava la mia mente. Una forza assai evidente in grado di spaccare la scorza che mi avvolgeva e che nella fossa mi tratteneva. Un Amore così soave che mi faceva guardare alla nuova vita che il mio Signore mi voleva donare. Caro lettore, il tuo Creatore ti può liberare da tutto ciò che non riesci a dimenticare; con Gesù Cristo nel cuore, tutto ciò che potrai ricordare è solo il Suo immenso amore. Non tremare, non esitare, ma lasciagli cancellare l'orrore ed il pallore che il peccato ha lasciato nel tuo cuore. Scoprirai improvvisamente che il primo miracolo da ricordare è proprio il fatto che Colui che ti poteva giudicare, ha dimenticato le tue colpe. Matteo 6:34
Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno. Uno scienziato viveva preoccupandosi dei problemi del mondo, passava giorni interi nel suo laboratorio in cerca di risposte alle sue domande. Un giorno suo figlio decise di aiutarlo, ma l'uomo innervosito dall'interruzione gli disse di andare a giocare in un altro posto. Si rese conto che era impossibile convincerlo, così tentò di distrarlo. Prese un giornale, strappò una pagina su cui era disegnata la mappa del mondo, tagliò il foglio in piccoli pezzi e li diede al figlio chiedendogli di ricomporli. Credeva di essersi liberato, ma dopo alcune ore il figlio gridò: "Papà ho finito!". Il padre pensò che fosse impossibile, così andò a controllare. Con sua sorpresa, la mappa del mondo era completa, tutti i pezzi erano al posto giusto. L'uomo allora gli chiese come avesse messo insieme tutti i pezzi di quel mondo, se nemmeno lo conosceva. Il bambino rispose: "E' stato facile papà: dietro alla figura del mondo c'era la figura di un cuore, mi è bastato quindi ricomporre il cuore e il mondo è apparso di nuovo". Molte volte ci disperiamo, non troviamo la soluzione ai nostri problemi eppure la soluzione è lì sotto i nostri occhi. L'unica cosa che c'impedisce di vederla sono le nostre preoccupazioni. Caro amico, quale ansietà turba i tuoi pensieri? La soluzione è davanti ai tuoi occhi: si chiama Gesù! Lasciagli i tuoi affanni ed Egli si prenderà cura di te! Efesini 5:20
ringraziando continuamente per ogni cosa Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo; Andò in giro per le strade della città tutto il giorno, passando di negozio in negozio, pur di trovargli il bracciale che aveva chiesto; alla fine lo trovò. Quando glielo portò, notò che sul suo viso non c'era molta felicità e se lo mise sul braccio senza nemmeno ringraziarlo. Tanta fatica e alla fine né un grazie, né un sorriso. Ingratitudine e indifferenza! Questi sono i due "peccati" più frequenti che commettiamo, innanzitutto verso Dio e di conseguenza verso quelli che ci circondano. Si, peccati perché, nella Parola di Dio, c'è scritto che bisogna ringraziarLo continuamente e per ogni cosa, mentre noi, invece, ci lamentiamo di tutto e per tutto. Tutto ci è dovuto ... persino la salvezza. Quando è stata l'ultima volta che Lo hai ringraziato per la vita, per la salute, la famiglia, ecc.? Quand'è stata l'ultima volta che hai ringraziato tua madre, tuo marito, tua moglie, un amico, per le cure che ti hanno dato? Caro amico, la gratitudine ti dà la possibilità di ricevere gioia e salute, ma soprattutto amore. Non sprecare più il tuo tempo in lamentele, indifferenza o ingratitudine, ma cogli oggi l'occasione di dimostrare a Dio la tua riconoscenza per averti salvato. Manda via il malcontento e apri la porta al ringraziamento! |